Direttiva Ue sulle case quali sono gli immobili esclusi
Le categorie che potrebbero essere esentate
Direttiva europea case green, gli immobili esenti
Il testo della direttiva europea sulle case green è ancora in bozza, in attesa della versione definitiva tutto può ancora cambiare, ma emergono alcuni elementi comuni tra le diverse versioni attualmente proposte che riguardano nello specifico le deroghe. Come sottolineato dal Sole 24 Ore, sarà possibile per gli Stati membri decidere di esentare alcune categorie di immobili dai livelli minimi di prestazione energetica richiesti dalla direttiva.
Il capitolo dedicato alle eccezioni, nello specifico, annovera edifici storici o dal particolare valore architettonico, immobili collocati in aree vincolate o protette, unità residenziali utilizzate per meno di quattro mesi all’anno, di fatto dunque le seconde case.
Direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici, le possibili esclusioni
I possibili immobili esclusi dalla direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici apparterrebbero principalmente a tre categorie: edifici e monumenti sottoposti a tutela (immobili storici o dal particolare valore architettonico); edifici collocati in zone vincolate e protette; edifici residenziali usati meno di quattro mesi all’anno o per un periodo limitato dell’anno o con un consumo energetico previsto inferiore al 25% del consumo che risulterebbe dall’utilizzo durante tutto l’anno, di fatto le seconde case. In quest’ultima categoria, rientrerebbero in Italia 5,5 milioni di immobili.
Ma sono anche altri gli edifici che potrebbero essere esclusi dalla direttiva. Si parla nel dettaglio degli edifici di culto e delle strutture considerate temporanee (uffici di cantiere e stabilimenti balneari).